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li eventi scritti nel cartello della foto sono quelli che Felice Ciatti narra prendendo spunto da una lirica di Cesare Caporali(1) e ai quali ha aggiunto riferimenti di Deruta aimè non corretti; dal Ciatti però, vale la pena riportare la breve descrizione fatta ai suoi tempi di questi luoghi (1592-1642) "tra Bettona e Diruta sono alcuni monti, sopra il piano dei quali si vedono alcuni antichi edificij; & il luogo fino al giorno d'hoggi si chiama Perugia vecchia"(2).Anche se nella zona sono stati trovati resti di edifici di epoca romana del sec. III-IV d.c. (vedere Villa Romana), forse gli stessi antichi edifici descritti dal Ciatti, pare averli mal correlati alle circostanze visto che il toponimo Perugia Vecchia non sembra essere esistito prima del 600; il vocabolo "Peroscia Vechia" difatti è presente nel catasto degli homines di Deruta del 1601 ma non nei tre precedenti del 1361, 1452 e 1488-89(1).
Prima dell'anno mille le notizie sulla situazione di Deruta e dell'area intorno ad essa sono poco note; si ipotizza che la sponda sinistra del Tevere, o per lo meno dall'arnate a scendere, e quindi anche Deruta, fosse sotto il controllo dei longobardi di Spoleto; con l'avvento dei franchi (o forse prima in epoca bizantina(3)), il confine longobardo-bizantino si sposta dall'alveo del Tevere verso est con il corridoio bizantino che si allarga comprendendo l'intera valle del Tevere e la via Amerina che da Perugia passa per Deruta e arriva fino a Todi; nei catasti trecenteschi (e nelle carte attuali), presso Deruta si trova un toponimo "Collis Bactallie" (Colle Battaglia*1) così chiamato fore per ricordare uno scontro armato avvenuto in questi luoghi e in questa fase storica e nel cui esito finale il vincitore potrebbe aver deciso di consolidare definitivamente il nuovo confine costruendo un castello, "Castrum Perusinum"; è ipotizzabile che per le stesse esigenze, Perugia abbia costruito altri posti di guardia o castelli come poteva essere anche quello di Monte Nero (vedi Castello di Monte Nero); quando intorno ai sec. XI e XII tale necessità viene meno, questi avamposti vengono riconvertiti in borghi o residenze fortificate e/o abbandonati fino a che, come per i due citati, già nel sec. XIV, di loro non restano che macerie e i ricordi dei loro nomi(4).
Castel Perugino è tradizionalmente identificato con la località di Perugia Vecchia.
Di "Castrum Perusinum"*2 si trova testimonianza nei toponimi catastali trecenteschi di pertinenza di Deruta(1)(4). Nel 1277 un certo "Paulus Tignosi" di Deruta, in qualità di sindaco e procuratore degli uomini "qui habitaverunt condam in podio Castri Perusini in districtu Dirute"(che abitavano un tempo nel podio di Castel Perugino nel distretto di Deruta), paga al camerario dell'abazia di S. Pietro di Perugia l'affitto delle proprietà concesse loro in enfiteusi(1); in questo documento si specifica che il poggio era precedentemente detto Cerviano(1)(5). Nel catasto del 1361 nel vocabolo di "Castrum Perusinum" i possedimenti sono venti, ma a differenza del 1277, il monastero di S. Pietro non è concedente dell'intero poggio, ma solo di 3 appezzamenti(1); va precisato che in questo catasto, del 1361, il vocabolo "Cirvianum" non coincide con quello di Castel Perugino, tant'è che vi sono registrati altri 20 terreni(1); è comunque indubbio che le aree di Castel Perugino e di Cerviano siano, se non sovrapponibili, almeno confinanti.
I terreni del monastero di S. Pietro di Perugia di cui si è detto erano quindi certamente prossimi alla pieve di S. Giovanni di Cerviano*3; questa pieve è confermata al monastero di S. Pietro da Federico I nel 1163 e da Enrico VI nel 1196 come "plebem de Deruta"; nel 1231 da Gregorio IX è confermata al monastero come "in castro Dirute plebem de Cerviano". Questa pieve, senza fonte battesimale, è ridotta a beneficio semplice nel 1459 e in seguito unita a quella di S. Salvatore di Deruta; unita ancora con la chiesa di S. Angelo, quella in Cerviano viene in seguito totalmente abbandonata; di lei si dice che si trovasse "fuori e sopra Deruta"(6).
Oggi una "Via del Monte di Cerviano" e un vocabolo "C. Cerviano" si trovano poco distanti a sud e sud-est di Deruta*4 mentre la distanza tra l'area di Cerviano e quella di Perugia Vecchia è in linea d'aria di circa di 3km.
Per quanto detto quindi, Castel Perugino doveva trovarsi assai vicino a Deruta ed e poco attinente con altopiano collinare di Perugia Vecchia. La storia di questi luoghi rimane dunque ancora da scoprire.
E' comunque significativo il fatto di trovare in queste zone diversi nomi direttamente riferiti a Perugia: Perugia Vecchia, Castel Perugino (sec. XIII) e Poggio Perugino (riferito a Monte Nero, nel 1299 è descritto come il "... Podio seu Monte Nigro, quod nunc nuncupatur Podium Perusinum"(... Poggio ovvero Monte Nero, che oggi si chiama Poggio Perugino)(7)).
Ricerca e Sintesi
Strade e posti
Fonti
(1) Deruta e il suo territorio.
(2) Delle memorie annali et istoriche delle cose di Perugia.
(3) Albinus gesta pauperis scolaris Albini - livres X et XI.
(4) BDSPU - Da Totila a Rachi - Perugia e il suo territorio nei primi secoli del Medioevo.
(5) I "borghi nuovi" di iniziativa comunale nei territori di Perugia e di Gubbio (sec. XIII).
(6) Le carte dell'archivio di S. Pietro di Perugia.
(7) Castelleone, Pomonte, Sorgnano, Perugia-Vecchia.
Note
*1 Nelle carte regionali è ancora indicato un vocabolo "Colle Battaglia" a 350m a nord-est da Deruta (coordinate GPS 42.984401, 12.423598).
*2 Um omonimo "castrum Perusinum" si trova anche presso Casacastalda(4).
*3 Della chiesa di S. Giovanni di Cerviano oggi non c'è più traccia ma attualmente a sud di Deruta una strada senza uscita e a valle tra le strade di "via del Monte di Cerviano" e "via del Palazzone", ha il nome di "S. Giovanni di Cerviano".
*4 Nelle attuali carte IGM, un vocabolo "C. Cerviano" è a 800m a sud-est di Deruta (coordinate GPS 42.974268, 12.426003); se dovessi immaginare dove si trovasse Castel Perugino, direi in un'altura dove oggi un caseggiato è detto "Palazzone" (coordinate GPS 42.976081, 12.421489).