Chiesa di Sant'Orfeto

Il Santo e Martire

N

ell'anno 297 S. Crescentino (o S. Crescenziano), cavaliere romano, avvia l'opera di conversione di Tiferno (Città di Castello) alla fede in Cristo con l'aiuto di S. Orfito (S. Orfeto), S. Gricciuiano (S. Grivicciano), S. Giustino, S. Viriano (S. Viviano), S. Esuperantio, S. Benedetto, S. Eutropio e S. Fortunato; oltre a S. Crescentino dando l'esempio di bontà e fede; contrariato da quanto accade, nel 303 l'Imperatore Diocleziano trasfersce Flacco, Presidente di Toscana e Umbria, a Tiferno per persuadere i Santi a rinnegare Dio e a sacrificare agli Dei; non riuscendo nel suo intento, il primo giugno Flacco condanna S. Crescentino al martirio e dopo tre mesi e dieci giorni e dopo averli carcerati, il 10 settembre del 303 sono fatti martiri anche gli otto compagni assieme ad altri cristiani; tutti sono sepolti in un luogo isolato dove poi verrà edificata la chiesa in onore di S. Crescentino di Pieve de'Saddi (forse per questo chiamata in origine Pieve de'Santi); il 10 settembre del 1012 i corpi di S. Orfito, S. Gricciuiano, S. Viriano e S. Esuperantio sono trasferiti dalla Pieve de'Saddi alla nuova Cattedrale di Città di Castello; durante le commemorazioni dei Santi dei giorni feriali, il clero tifernate ha continuato a ricordare S. Orfito e gli altri Santi suoi compagni fino al sec. XVI(1).
Sant'Orfeto Martire insieme a San Crescenziano sotto l'imperatore Diocleziano

S. Crescenziano viene descritto e raffigurato come soldato romano e paladino Castellano mentre per S. Orfito, pur non avendone notizia, viene rappresentato come legionario romano; ciò fa immaginare di voler credere che i nove santi siano stati compagni d'armi e di fede.

Questa sarebbe la storia di S. Orfeto e dei suoi compari; il condizionale è d'obbligo in quanto in materia agiografica il confine tra leggenda e realtà è spesso estremamente labile tanto da far dubitare dell'esistenza di alcuni Santi(2).

Di chiese intitolate a S. Orfito se ne conoscono quattro, una nell'eugubino e ben tre nel perugino; questo fatto non può essere considerato una coincidenza e confermerebbe sia la reale esistenza del Santo che un qualche tipo di legame tra lui e Perugia*1.

La chiesa

Alla confluenza tra le strade di Monte Pacciano e dei Conservoni, poco distante dal centro abitato di S. Marco, su una collina dalla cui sommità lo sguardo spazia su un panorama che va dal monte Subasio al Monte Tezio, sorge la chiesetta di S. Orfeto.

Si crede che questa chiesa sia stata costruita nel punto dov'era anticamente un tempio dedicato a Minerva, Dea venerata specialmente dagli antichi Etruschi; nelle vicinanze, o forse nella chiesa stessa, non molto tempo prima del 1751-1800 sono stati ritrovati oggetti e bronzi attribuiti a questa Dea(3).

L'esistenza storica della chiesa di S. Orfeto è sicuramente attestato dalla prima citazione del nome dell'abitato di questi luoghi, 1284(4), o forse pochi anni prima, dalla citazione del nome della strada dove passava l'antico acquedotto proveniente da Monte Pacciano(6).

Nel sec. XIV la "Ecclesia Sancti Orfiti de Monte Pacciano" nel rione di Porta S. Angelo è tra le chiese dipendenti dalla chiesa di S. Angelo "foris portam", meglio conosciuta come il Tempietto(5); la chiesetta di S. Orfeto risulta iscritta nei catasti del 1489 e del 1541(4).

Dal 1555 la parrocchia di S. Orfeto resta vacante fino al 1576, anno in cui viene unita alla parrocchia di S. Marco Evangelista di S. Marco, quando questa seconda è giudicata "scarsissima di rendite"(3)(7)(6); per tale ragione alla nuova parrocchia è affidata la cura di circa 90 case che erano soggette alla pastorale del tempietto di S. Angelo(5).

(foto da chiesacattolica.it)

A partire dal 1582 è documentata l'esistenza di Compagnie e Congregazioni che operavano in collaborazione con il parroco di S. Marco; tra queste era anche la Compagnia di S. Orfeto(6).

Nei primi anni del 600 è stata ritrovata la bellissima urna del sec. IV poi trasferita nella chiesa di S. Ercolano ed usata come altare e teca pe le reliquie del Santo Patrono; le fonti si contraddicono nell'indicare quale fosse il luogo del ritrovamento, "...in una ch. dedicata a s. Orfito distante dalla città circa otto miglia nel distretto del castello di Pietramelina" oppure da una chiesa di S. Orfeto a circa un miglio fuori da Porta S. Angelo(3)(6).

Sopra l'ingresso di questa chiesa, una targa in terracotta riporta la data del 1616, anno di un probabile intervento strutturale(6)(8).

Nei registri parrocchiali di S. Marco sono documentate le ricorrenze religiose a partire dal 1730; in particolare la Compagnia di S. Orfeto riceveva denaro in due occasioni: L'Offìzio per l'acqua cattiva che si celebrava in data variabile tra il 2 il 14 di maggio, e per la "Festa di S. Orfeto nella sua chiesa"(6).

L'evento della ricostruzione per intero della chiesa è ricordato in un'iscrizione su una lapide: "Questa cappella che la pietà dei padri volle sacra al martire Orfeto i memori figli auspice il parroco Don Ettore Minestrini tolsero al tempo edace riedificandola dalle fondamenta l'anno del Signore 1932"; la chiesa è ancora restaurata dopo un bombardamento che nel 1944 l'ha gravemente danneggia(6).

Fin dalla ricostruzione, ogni anno all'inizio di giugno, ha luogo nella cappella di S. Orfeto una festa, che ha conosciuto diverse modalità di svolgimento: Originariamente la festa si limitava al pomeriggio della prima domenica di giugno recitando il S. Rosario nella cappella e portando la statua del Santo in processione intorno alla collina; dal 1975 si è cominciato a far scendere in processione il Santo di giovedì alla volta della chiesa di S. Marco, dove rimaneva fino alla domenica, quando un'altra processione lo riaccompagnava alla sua cappella il venerdì sera seguente; nel 1998, con la nascita dell'Associazione amici di S. Orfetola, festa di S. Orfeto ha preso la forma di una vera e propria sagra paesana(6).

Nel 1999 si sono risistemati il presbiterio, l'altare e gli arredi liturgici(8).

In Monte Pacciano sembra vi fossero due oratori: La Madonna del Rosario di Monte Pacciano, prima della famiglia Alberti, nel 1751-1800 dei Conti degli Oddi di Porta Sole; La Madonna detta del Veglia (forse riferita alla località Vagliano?) con una casa di campagna annessa che dalla famiglia Ferretti è passato ai Battisti, poi ai Morandi ed ancora alla nobile famiglia degli Alessandri(3).

La località

Questa località è censita tra quelle del contado perugino nel 1258 come "Vila S. Orfiti de via Plana" di Porta Sant'Angelo e nel primo censimento del 1282 "v. S. Horfiti de Monte Pazano" conta 9/16 focolari (famiglie); nello stesso anno nella vicina "v. S. Marci de Via Plana" sono censiti 3/6(4).

Nel 1315 la villa di S. Marco "de Via Plana" avendo soltanto 2 fuochi viene unita alla villa di S. Maria di Rio Cenerente(4).

Nel 1469 S. Marco ricompare nei censi con 8 fuochi quando nello stesso anno S. Orfeto di Monte Pacciano ne ha 16. Nel 1501 il rapporto demografico tra le due località si inverte, S. Marco conta 10 famiglie, S. Orfeto 9(4).

In un censimento di ville e castelli di Perugia presumibilmente risalente all'inizio della seconda metà del sec. XVI, nella "Villa de S. Orfeto de m.te Pacciano" si contano 4 fuochi e nella "Villa de S. Marco" 6 fuochi(9)*2.

 

Ricerca e Sintesi

Strade e posti

Fonti

(1) Vite de' Santi e Beati dell'Umbria.

(2) Sant'Òrfeto.

(3) Belforti-Mariotti.

(4) Città e territorio tra medioevo ed età moderna.

(5) In margine ad una carta geografica delle chiese, dei monasteri e degli ospedali della Diocesi e del contado di Perugia nel sec. XIV.

(6) S. Orfeto - Patrono di S. Marco.

(7) Le fonti per lo studio della popolazione della Diocesi di Perugia dalla metà del XVI secolo al 1860.

(8) chiesacattolica.it

(9) Le piante et i ritratti delle Città e Terre dell Umbria Sottoposte al Governo di Perugia.

Note

*1 In Perugia un'altra chiese con il titolo di S. Orfeto è la "capella Sancti Orphyti (Horfiti) in plano Tiberis" confermata alla cattedrale da Federico I nel 1163 ed è quella nell'attuale località Sant'Orfeto-La Cinella e una terza è la "capellas ... Sancti Orfiti" anche questa confermata alla cattedrale nel 1163, 1169 e 1189 che oggi non c'è più e che si trovava presso l'antica via Spargente cioè l'attuale via Enrico dal Pozzo ('Le più antiche carte della cattedrale di San Lorenzo di Perugia')('Pievi e parrocchie dipendenti dal capitolo della Cattedrale di Perugia nel secolo XIII')(4).

In Gubbio, o meglio quando era in visita in Fonte Avellana, S. Ubaldo (1084-1160) andava "consacrando una chiesa nel territorio di Canthiana [cioè Cantiano] insieme col vescovo Perugino, nella qual chiesa sono li corpi di santo Orphito et di santo Benedetto martiri"; questa sembra essere la "plebem sancti Orphiti de Lisano cum suis pertincntiis" confermata alla canonica di S. Mariano dal Vescovo di Gubbio nel 1188-1194 ('Archivio per la storia ecclesiastica dell'Umbria'); caduta in disuso la pieve (di cui oggi non ci sono tracce), le reliquie dei santi sotto l'altare della Pieve di San Crescentino sempre presso Cantiano ('provinciapesaro.com/Comuni/Cantiano.asp').

Cercando sommariamente notizie di altre chiese con i nomi dei Santi tifernati, si trova che nel perugino di chiese intitolate a S. Fortunato, S. Giustino e S. Benedetto ce ne sono diverse(4), ma questi nomi sono abbastanza comuni e sono necessarie ricerche specifiche per associarle ai nostri Santi. Nelle vicinanze di Perugia invece, sappiamo, come detto sopra, che le reliquie di S. Benedetto e di S. Orfeto erano custodite nella pieve di S. Orfeto presso Cantiano; poi che "Al gruppo dei martiri di Saddi, venerati nell'area tra Arezzo, Città di Castello, Perugia e Gubbio, è riconducibile anche la dedicazione della chiesa di San Giustino a "Monte Aiati", non distante da Pergola" ('Il cristianesimo a Gubbio tra tarda antichità e alto medioevo'); un S. Esuperanzio diacono è ricordato a Spoleto, Martire nel 303 sotto Massimino Daia (l'omonimia e la medesima data del martirio potrebbero non essere una coincidenza)('santiebeati.it'); un'abbazia camaldolese ad Arezzo è intitolata a S. Viriano; un S. Eutropio è vescovo, martire e copatrono di Casacastalda.

I nostri Santi sono poi citati in diversi messali, calendari e sacramentari-epistolari datati tra il sec. XI e XIII d'origine aretina e tifernate (oltre che vaticani)(2).

*2 In questo censimento, nelle vicinanze di S. Marco e S. Orfeto sono censite la "Villa de S. Maria Cenerente" con 3 focolari e, località atipica, la "Villa da S. Agnolo del Renaio" con 6 focolari.

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Coordinate GPS 43.142134, 12.363997

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