Castello di Procoio

I

l nome del castello di Procoio (o Procopio, o Procuoio) sembra derivare dall'antico nome della zona a sud-ovest di Monte Tezio e dalla via che da Migiana Superiore vi giungeva (... strada per Procoio); questa via è sicuramente la stessa di oggi che, parte strada e parte sentiero, dal castello di Procoio passa a nord del Romitorio e arriva nei pressi del grande prato sopra Compresso Nuovo; nel contratto di cessione del Romitorio camaldolese di Monte Tezio al monastero femminile di S. Caterina di Perugia del 1258, se ne descrivono i confini: "sicut trahit via, que venit de Megiana Superiori versus Proculianum, & ab inde subtus usque ad aliam viam, que venit de Proculiano, & vadit versus Forcellam, & revertitur ad pedem montis, ad locum, qui dicitur Lavacchi"(come la strada che viene da Migiana Superiore e va verso Proculiano, e da là scende ad un'altra strada che viene da Proculiano, e va verso Forcella, e ritorna a piedi del monte, in luogo detto Lavacchi)(1). Nell'area del perugino sono state trovate pure numerose iscrizioni in pietra con incisi nomi gentilizi romani ("Proculeius", "Proculeiano", "Proculus" ecc.) associabili al nome di questo luogo(2).

Fino al 1282 di Migiana di Monte Tezio sono censite due località: "v. Megiane superioris Montis Teuzi" e "v. Megiane S. Petri Montis Teuzi", censite con 9 focolari (famiglie) ciascuna; dal 1370 e a seguire*1 è menzionata solo una villa (o "loco"), cioè di "Megiane Montis Tetii" che dal 1496 al 1499 è indicato come castello e nel 1501 ancora come villa(3).

Nel 1296 il comune di Perugia ordina che sia riattata una fonte nella "villa S. Petri de Megiana"(3)(4). La fonte è certamente la stessa che anche oggi si trova lungo la strada principale dell'attuale Migiana di Monte Tezio e questo confermerebbe che dal 1370 l'assenza è di Migiana Superiore.

In un testamento del 1348 si trova citato un "Blasius Iunctoli di Migiana Inferiore" che potrebbe sottintendere l'esistenza ancora di una Migiana Superiore abitata(5)*1.

E' possibile che a metà del sec. XV, Migiana Superiore fosse poco o per nulla abitata e che si sia deciso di costruire il castello inglobando i quartieri del borgo, di fatti il castello è di forma asimmetrica e internamente appare come fosse un abitato. La prima testimonianza certa del castello di Migiana (e nel sec. XV unica) è in una intestazione catastale del 1452 in cui un abitante si dice originario "de castro Megiane montis Tetii"(6).

Nel 1473 "furono uditi i prieghi degli huomini della villa di Migiana di Monte Thetio che supplicarono di havere insin dall'anno 1455 cominciato a edificare un loro Castello in luogo comodo, e utile agli habitanti, e di hauervi fatto no picciola spesa, e molto disuguale alle deboli forze loro, e d'haverlo hoggimai condotto a fine ma per essere essi esausti non soldi danari, ma di tutte l'altre cose opportune, dimandarono di trenta fiorini d'oro aiuto, in sovvenimento di quello, in cui era necessario il danaro contante, perche essi non sarebbono mancati con l'opere manuali di fare, come per l'adietro fatto havevano; a che i Magistrati prontamente inchinando, fu loro quanto domandavano conceduro."(7).

Sicuramente i Magistrati perugini apprezzarono l'operosità della modesta comunità agricola che in quel periodo contava 9/10 focolari (circa 80/90 abitanti in tutto) e che, oltre alle incombenze quotidiane, si adoperò per diversi anni nella realizzare di questo ambizioso progetto utile a proteggere loro e i loro beni.

Ma il finanziamento del 1473 non basta perche nel 1480 gli abitanti di Migiana tornarono a supplicare il comune di Perugia per una sovvenzione di altri 30 fiorini al fine di poter "mettere in quadro" il castello con una torre per ogni angolo; priori e camerari delle arti ne concessero soltanto 25. Nel 1481 si richiede altra sovvenzione per costruire un pozzo o una cisterna(3)(7). Il pozzo fu scavato di fronte al castello ma, come si vede anche oggi, due torri non si riuscì a farle.

Il castello non ebbe mai un uso migliore di quello di abitazione della famiglia degli Oddi(4).

Esternamente sulla sinistra dell'attuale ingresso nel lato ovest del castello (l'ingresso originale era dalla porta nel lato est), vi era una cappella dedicata a S. Eurasia protettrice dei raccolti e della campagna in genere, che è stata inspiegabilmente demolita in occasione dei lavori di restauro di fine anni 70 inizio anni 80 del '900 e bloccati dalla soprintendenza. Con gli stessi lavori è stata aggiunta la prima arcata a sinistra del portico(8)(9).

Approssimativamente alla seconda metà del XVII sec. risale il rito della benedizione delle sementi che avveniva nella cappella del castello. La cerimonia, che aveva lo scopo di pregare Santa affinché intercedesse presso la divina provvidenza perché le sementi benedette dessero abbondanti raccolti, prendevano parte tutti i contadini della zona. Dopo La cerimonia nella cappella si formava una processione che, al canto di inni sacri e litanie, si avviava verso la sommità di Monte Tezio. Lì si celebrava la messa e veniva distribuita la colazione. Il sentiero percorso dai fedeli è attualmente l'unica via della zona che porti alla sommità del monte(10).

 

Ricerca e Sintesi

Strade e posti

Fonti

(1) Annales Camaldulenses ordinis Sancti Benedicti.

(2) Antiche iscrizioni perugine.

(3) Città e territorio tra medioevo ed età moderna.

(4) Belforti-Mariotti.

(5) Le pergamene dell'Ospedale di S. Maria della Misericordia di Perugia Dalle origini al 1400.

(6) san.beniculturali.it

(7) Dell'historia di Perugia.

(8) Quaderni del Monte.

(9) S. Giovanni del Pantano e il suo intorno.

(10) Il Tezio racconta.

Note

*1 Un'intestazione catastale purtroppo non datata ma di un arco di tempo tra il sec. XIV ed il 1489 è a nome di "Ugholinus Angelutii et Chercolus eius frater de villa Megiane superioris"(6).

Dopo la ristrutturazione degli anni 80.
Prima della ristrutturazione degli anni 80. A sinistra la cappella di S. Eurasia, il portico a due arcate ed il pozzo.
Com'era dall'interno verso l'ingresso ovest.
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Coordinate GPS 43.195018, 12.374789

Castello di Procoio o Procopio
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Strade e Posti

Monte Tezio 
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