Indice
Coordinate GPS 43.18188, 12.33604
L
e notizie della località di Compresso di Monte Tezio sono strettamente legate a quelle delle altre comunità vicine.La chiesa di San Giovanni del Prugneto. L'attuale chiesa di S. Giovanni del Prugneto nel 1777/1787 sostituisce quella primitiva che era nel pianoro e che di conseguenza viene demolita(1)(2). Nelle cartine un vocabolo "S. Giovanni Vecchio" si trova tra Colle Umberto e Maestrello, a sinistra del torrente Caina (coordinate GPS 43.18340, 12.31923).
E' probabile che nelle statistiche dell'800 della località di S. Giovanni del Prugneto si sia considerata la nuova collocazione della chiesa.
Compresso. Dopo il 1260 la comunità di villa S. Giovanni del Prugneto cessa di essere registrata con questo nome; nei censimenti successivi, dal 1278 in poi, la comunità che prima si identificava con la chiesa di S. Giovanni del Prugneto, fa riferimento all'abitato di Compresso (Vecchio) che da S. Giovanni (Vecchio) dista solo 800m*1.
Il distretto di Compresso doveva comprendere Colle Umberto I ed estendersi fin'oltre la riva destra del torrente Caina, difatti sappiamo che con la morte di Berardo di Lamberto della Corgna nel 1518, il primogenito Francesco, detto Francia, eredita, tra gli altri beni, la proprietà di un podere sodo, lavorato, alberato, "cum domibus", pozzo e forno situato nei pressi di villa Compresso, in vocabolo "El Colle overo li Rocche", cioè il luogo dove in seguito verrà edificata la villa di Colle del Cardinale(7).
Nel 1519 si conosce una causa civile in cui è coinvolto un Angelo del fu Antonio Ravagni, rettore della chiesa di S. Giovanni di Compresso contro i parrocchiani(9); la ragione del contendere non viene spiegata, ma questo accenno ci conferma che i parrocchiani di Compresso avevano per chiesa quella di S. Giovanni del Prugneto Vecchio.
Presso Compresso sembra esserci stata una considerevole concentrazione di rinvenimenti d'epoca etrusca fino all'età imperiale: urne cinerarie (alcune delle quali riutilizzate nella facciata della Villa di Compresso), cippi sepolcrali di travertino recanti iscrizioni etrusche e in particolare una statuetta ritrovata nel '700 alta 50 cm raffigurante Eracle(10). All'incirca nella prima metà del '700 Pompeo Eugeni raccoglie e conserva presso la sua villa di Compresso numerosi di questi reperti provenienti, oltre che da Compresso, da tutto il territorio perugino; in seguito la Signora Marchesa Luisa Eugeni Nerli, erede di Pompeo Eugeni, dona la collezione che viene quindi trasferita da Villa Eugeni (poi Nerli) di Compresso al Museo Oddi(11) con alcuni esemplari che in seguito saranno esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Perugia(10).
Ricerca e sintesi
Strade e Posti
Fonti
(1) San Giovanni del Pantano e il suo intorno.
(2) Archivi SIUSA.
(3) Città e territorio tra medioevo ed età moderna.
(4) La popolazione dello Stato Romano/Indice alfabetico di tutti i luoghi dello stato pontificio/Riparto territoriale dello Stato Pontificio a tutto l'anno 1833/Topografia statistica dello stato pontificio/Diario perugino ecclesiastico e civile.
(5) Documenti di storia perugina.
(6) Le piante et i ritratti delle Città e Terre dell Umbria Sottoposte al Governo di Perugia.
(7) Per la storia della dinastia.
(9) archiviodistatoperugia.it/patrimonio/inventari.
(10) Il Tezio racconta.
(11) Antiche iscrizioni perugine.
Note
*1 Nelle registrazioni catastali, tra gli intestatari di terreni presso Compresso del sec. XVII, ne ho trovati un paio che dichiarano ancora di provenire da "de villa S. Ioannis Prugneti" o "de villa Prugneti"; il primo soggetto viene registrato una seconda volta come abitante del "ex castro Prugneti"("castro"?)('san.beniculturali.it').
L'altopiano di Proculiano
I
n un contratto stipulato tra i camaldolesi del Romitorio di Monte Tezio ed il monastero femminile di S. Caterina di Perugia del 1258*1 si legge che i camaldolesi cedono alle monache il "Podium Mortarii cum terreno ibi posto"(Poggio Mortaio con la terra presente), delimitata entro i confini "sicut trahit via, que venit de Megiana Superiori versus Proculianum, & ab inde subtus usque ad aliam viam, que venit de Proculiano, & vadit versus Forcellam, & revertitur ad pedem montis, ad locum, qui dicitur Lavacchi"(come la strada che viene da Migiana Superiore e va verso Proculiano, e da là scende ad un'altra strada che viene da Proculiano, e va verso Forcella, e che ritorna ai piedi del monte, nel luogo detto Lavacchi(?))(1).Con questa ed altre informazioni sappiamo che l'altopiano collinare che aveva il nome di Proculiano è quello a sud-ovest di Monte Tezio e che comprendeva l'insediamento di Compresso, o più precisamente la zona a monte di Compresso Nuovo (dov'è il punto d'arrivo de "la strada che viene da Migiana Superiore e va verso Proculiano"), villa Colognola (vedere Borgo Colognola) e la pieve di S. Firmina (l'odierna la Pievuccia, vedere Pieve di Santa Fermina) (questi ultimi due sono certamente uno dei luoghi da dove partiva la "altra strada che viene da Proculiano") e le ville e chiese di Colle S. Cristoforo e S. Faustino; di Canneto invece, non ho trovato notizie che lo associno in qualche modo a questo altopiano (vedere Località Il Castellaccio e Chiesa di San Pietro in Canneto).
Questo nome potrebbe essere stato quello di antiche famiglie; nel perugino sono state trovate numerose iscrizioni in pietra le cui incisioni riportano nomi di famiglie gentilizie d'età romana come "Proculeius", "Proculeiano", "Proculus" ecc.(2).
Le località
Queste due località dovevano essere poco popolose e sparpagliate nella zona chiamata Proculiano, per questa ragione su di loro le notizie sono poche e discontinue.
Villa San Faustino. La comunità di "v. S. Faustini de Monte Teuze" si trova registrata nei censimenti delle comunità del contado perugino sono nel 1282 con 6/7 focolari(famiglie)(3); è probabile che negli altri censimenti le famiglie di questa località siano state conteggiate con quelle di villa di Colle S. Cristoforo o di Colognola (come si vedrà più avanti in merito alle citazioni del'omonima chiesa).
Villa Colle San Cristoforo.
Questa villa è assente nei primi censi del 1258 e 1260(3); dal 1282, o sicuramente nel sec. XV, alla villa di Colle S. Cristoforo è unito interamente o in parte il territorio della Pieve di S. Fermina (vedere Pieve di Santa Fermina e sue note); nel 1496 Colle San Cristoforo è definito castello, forse per la presenza nelle vicinanze di qualche rocca (come in Canneto o in Migiana di Monte Tezio) o per un rinforzo della struttura dello stesso borgo.
Per cercare di aiutare a capire quale potesse essere la posizione di queste due località e chiese, vedere anche Località di Compresso.
Le chiese
Chiesa di San Faustino. E' possibile che la chiesa di S. Faustino sia quella che, assieme a S. Lorenzo in Caiano (o di Monte Nero) e a S. Cristoforo "ecclesiam Sancti Faustini, Sancti Cristofori et Sancti Laurentii in Caiano", sono elencate tre le chiese confermate al vescovo di Perugia nelle bolle di Alessandro III nel 1169 e di Clemente III nel 1189(7).
Tra il 1332 e il 1334 "domino Paulo" è il rettore della "ecclesie S. Faustini de Procolciano" e per essa paga le decime alla diocesi di Perugia(8).
Nel sec. XIV la "Ecclesia Sancti Faustini de Precolliano" nel rione di P.S.A. risulta dipendente dalla chiesa di S. Lorenzo della Rabatta che a sua volta dipendeva dal vescovo di Perugia(3)(9).
Nella registrazione catastale del 1489 la "Ecclesia Sancti Fustini de villa Sancti Cristofori" in P.S.A risulta avere 2 partite di terreno(3)(10).
Nel 1564 si conosce che alla chiesa di S. Lorenzo in Rabatta erano unite alcune chiese locali che sono: S. Maria dei Gatti (di "villa Gactis"(3) a est dell'Oscano); S. Maria di Bocca di Porco (probabilmente "S. Martino di Porchoboccha"(3), dipendente da S. Lorenzo della Rabatta, non localizzata); S. Lucia di villa Rubbiano (ad est di S. Lorenzo in Rabatta); e in fine le chiese di S. Faustino di villa Colognola e di S. Cristoforo tra le Selve(11).
Da quest'ultima citazione e da quella del 1489 si può immaginare che le chiese e le comunità di S. Faustino, Colle S. Cristoforo e Colognola dovevano essere assai prossime.
Chiesa di San Cristoforo. Come quella di S. Faustino, anche questa chiesa di S. Cristoforo potrebbe essere tra quelle confermate al vescovo di Perugia nelle bolle di Alessandro III nel 1169 e di Clemente III nel 1189(7).
Tra il 1332 e il 1334 il rettore "domino Angelo" paga le decime alla diocesi di Perugia per la "ecclesie S. Christofori de porta S. Angeli"(8); è assai probabile che questa sia la chiesa di Proculiano o di Colle S. Cristoforo*3.
Nel sec. XIV la "Ecclesia Sancti Christofori de Precolliano" del rione di P.S.A. risulta dipendente dalla chiesa di S. Lorenzo della Rabatta che a sua volta dipendeva dal vescovo di Perugia(3)(9)*4.
Nella registrazione catastale del 1489, la "Ecclesia Sancti Cristofori de villa Sancti Cristofori" in P.S.A. risulta avere 11 appezzamenti di terreno(3)(10).
Come per la chiesa di S. Faustino, nel 1564 si sa che alla chiesa di S. Lorenzo in Rabatta erano unite alcune chiese locali tra cui quella di S. Cristoforo tra le Selve(11); quasi certamente questa chiesa è la nostra di S. Cristoforo di villa Colle S. Cristoforo (o Proculiano)*5.
Ricerca e sintesi
Strade e Posti
Fonti
(1) Annales Camaldulenses ordinis Sancti Benedicti.
(2) Antiche iscrizioni perugine.
(3) Città e territorio tra medioevo ed età moderna.
(4) Documenti di storia perugina.
(5) Le piante et i ritratti delle Città e Terre dell Umbria Sottoposte al Governo di Perugia.
(6) Diario perugino ecclesiastico e civile.
(7) Le più antiche carte della cattedrale di San Lorenzo di Perugia.
(8) Rationes decimarum Italiae.
(9) In margine ad una carta geografica delle chiese, dei monasteri e degli ospedali della Diocesi e del contado di Perugia nel sec. XIV.
(10) san.beniculturali.it
(11) Le fonti per lo studio della popolazione della Diocesi di Perugia dalla metà del XVI secolo al 1860.
Note
*1 Una descrizione simile si trova anche in un precedente contratto redatto 13 luglio 1214 tra il Comune di Perugia e i camaldolesi ('Codice diplomatico del Comune di Perugia, periodo consolare e podestarile').
*2 Nella lista delle comunità del 1282 presentata dalla fonte(3), sono riportati entrambi i nomi; ritengo essere la stessa villa indicata due volte com'è per altre località come per esempio "v. S. Paterniani" sempre nel 1282; inoltre in P.S.A. non ci sono altre località con questo nome.
*3 Nel 'Liber beneficiorum'(9) sono riportate distintamente la "Ecclesia Sancti Christofori de Perusio porte Sancti Angeli" (che si trova in città ed è dipendente dalla chiesa di S. Angelo in P.S.A.) e la "Ecclesia Sancti Christofori de Precolliano"; nelle 'Rationes decimarum'(8) è riportata una sola chiesa di S. Cristoforo 'di porta S. Angelo', ma questa non sembra essere quella in città ma quella di Proculiano.
Le uniche altre chiese indica abbastanza regolarmente dalla fonte(8) 'di porta S. Angelo' sono quelle di S. Donato e di S. Fortunato; una chiesa di S. Donato era anche nel vicino distretto di Canneto, ma quasi certamente questa chiesa di S. Donato di P.S.A. si trovava in città(3); la chiesa di S. Fortunato di P.S.A. con rettore Bartolo a volte viene registrata come "de Perusio"(8) e quindi immagino che fosse anche questa in città.
Un'altra ragione che mi fanno credere che questa "ecclesie S. Christofori de porta S. Angeli" delle 'Rationes decimarum'(8) sia quella di Proculiano è che la libra di 10 è la medesima di quella del 'Liber beneficiorum'(9), così com'è per la chiesa di S. Faustino, cioè venti.
In fine nelle 'Rationes decimarum'(8) si trova che anche le chiese di S. Faustino e di S. Fermina sono a volte registrate come "de Porta S. Angeli"(8).
*4 La fonte(9) considera la chiesa di S. Cristoforo di Procolciano la stessa di Prozonchio e cosi anche la fonte(8) nell'indice; questo evidentemente non è corretto anche per il fatto che nello stesso 'Liber beneficiorum'(9), le tre chiese sono elencate distintamente: "Ecclesia Sancti Faustini de Precolliano", "Ecclesia Sancti Christofori de Precolliano"(dipendenti da S. Lorenzo di Rabatta) e "Ecclesia Sancti Christofori de Porçonchio"(dipendente dal monastero di S. Pietro).
*5 Alla chiesa di S. Lorenzo di Rabatta vengono unite tutte chiese a lei vicine; ritengo che alla chiesa di S. Lorenzo sia unita quella di S. Cristoforo di Proculiano e non le altre omonime nei paraggi come quella di Sesse, di Cordigliano e di Prezzonchio, perché queste hanno nomi che le legano chiaramente alle località di appartenenza e non uno generico "tra le Selve" e perché nella loro e quella di S. Lorenzo di Rabatta non si trova mai nessun legame(11).
Un'altra chiesa detta "tra le Selve" è quella di S. Nicola in Val di Rosa presso Lisciano Niccone(11), ma è ovviamente troppo lontana da S. Lorenzo di Rabatta.
In fine le chiese di S. Cristoforo e S. Faustino "de Precolliano" erano entrambe dipendenti dalla chiesa di S. Lorenzo di Rabatta sin dal sec. XIV(3)(9), quindi certamente ad essere unite a S. Lorenzo sono queste due.