Migiana di Monte Tezio

Il borgo

S

ul versante sud-est di Monte Tezio, nel più antico elenco delle comunità perugine del 1258 si ha testimonianza di due località "Villa Mixane de Munte Teço" e "Villa S. Petri de Mixane". Nel 1282 in queste, chiamate "v. Megiane superioris Montis Teuzi" e "v. Megiane S. Petri Montis Teuzi", sono censiti 9 focolari (famiglie) ciascuna. Dal 1370 e a seguire*1 è menzionata solo una villa o loco, cioè di quella di "Megiane Montis Tetii"; dal 1438 al 1469 sono censiti 9/10 focolari; nel 1496 e 1499 è indicato come castello e nel 1501 ancora come villa con 11 focolari(1).

Nel 1296 il comune di Perugia ordina che sia riattata una fonte nella "villa S. Petri de Megiana"(1)(2). La fonte è certamente la stessa che oggi è lungo la strada principale di Migiana di Monte Tezio; questo a confermerebbe che ad essere assente nei registri del 1370 sia Migiana Superiore e ancora che questa, spopolata e in disuso, sia stata riutilizzata accorpando i quartieri esistenti per costituire la struttura del castello di forma asimmetrica e irregolare.

Nel 1473 "furono uditi i prieghi degli huomini della villa di Migiana di Monte Thetio che supplicarono di havere insin dall'anno 1455 cominciato a edificare un loro Castello in luogo comodo, e utile agli habitanti, e di hauervi fatto no picciola spesa, e molto disuguale alle deboli forze loro, e d'haverlo hoggimai condotto a fine ma per essere essi esausti non [di] soldi danari, ma di tutte l'altre cose opportune, dimandarono di trenta fiorini d'oro aiuto, in sovvenimento di quello, in cui era necessario il danaro contante, perche essi non sarebbono mancati con l'opere manuali di fare, come per l'adietro fatto havevano; a che i Magistrati prontamente inchinando, fu loro quanto domandavano conceduro."(3).

Sicuramente i Magistrati perugini apprezzarono l'operosità della modesta comunità agricola che in quel periodo contava 9/10 focolari (circa 80/90 abitanti in tutto) che, oltre alle incombenze quotidiane, si adoperò per diversi anni nella realizzazione di questo ambizioso progetto necessario a proteggere loro e i loro beni.

Ma il finanziamento del 1473 non basta perche nel 1480 gli abitanti di Migiana tornarono a supplicare il comune di Perugia per una sovvenzione di altri 30 fiorini al fine di poter "mettere in quadro" il castello con una torre per ogni angolo; priori e camerari delle arti ne concessero soltanto 25. Nel 1481 si richiede altra sovvenzione per costruire un pozzo o una cisterna(1)(3). Il pozzo fu scavato di fronte al castello ma due torri non si riuscì a farle.

Da censimenti pontifici, nel 1656 in Migiana di Monte Tezio ci sono 135 anime, nel 1701 sono 112 e nel 1736 sono 115; nel 1829 nel territorio di Migiana di Monte Tezio si conta 205 anime e nel 1861 sono 220 individui(4).

Le chiese

Chiesa di San Pietro di Migiana di Monte Tezio. La chiesa romana aveva anticamente il possesso di un considerevole patrimonio nel perugino; questo è documentato dagli elenchi pontifici e dai privilegi concessi al monastero di San Pietro di Perugia che dipendeva direttamente da lei; nei documenti pontifici dei sec. XI-XII, tra i beni della curia romana nel "Comitato Perusino", è anche una "Massa de Monte Teuzo".

La chiesa di S. Pietro di Migiana di Monte Tezio, che nei tempi più remoti non aveva la cura delle anime, successivamente diviene parrocchia; di lei il monastero di S. Pietro di Perugia ne aveva antichi diritti e il possesso; la "ecclesiam Sancti Petri in Meiana" e confermata al monastero di S. Pietro da Federico I nel 1163, Enrico VI nel 1196 e Gregorio IX nel 1231(2)(6)*2.

Altri registri pontifici della fine del sec XI circa riportano il tributo annuo che il detentore della "Ecclesia Sancti Petri de Monte Teuzi", "In Episcopato Perusino", (cioè il monastero di S. Pietro) pagava alla curia, "III solidos affortiatorum"(5).

Alla fine del sec. XIII, si conosce che "Requisilus rector dicte ecclesie (de Monte Theci), excommunicatus, et denunciatus, quia non comparuit, ut debuit. Debet solvere pro dicta ecclesia monasterium Sancti Petri Perusinum, cujus est manualis, ut audvi" (il recalcitrante rettore di detta chiesa (di Monte Tezio), scomunicato e denunciato, perché non si presentava come doveva. Deve pagare per detta chiesa il monastero di San Pietro Perusinus, come è la regola e come ha sentito)(7).

Nel luglio del 1332 Angeluccio di Civenolo è "instituit in rectorem ecclesie Sancti Petri de Megiana, Perusine diocesis, ad ipsum monasterium pieno iure spectantis et nunc vacantis per revocationem factam per eundem dominum abbatem de dompno Iohanne Maffei" (insediato come rettore della chiesa di S. Pietro di Migiana, diocesi perugina, appartenente a pieno titolo al monastero e ora vacante per la revoca fatta [dall'] abate di Giovanni di Maffuccio)(6). Tra il 1332 e il 1334 sono registrati i pagamenti delle decime per la diocesi di Perugia dal rettore "dompno Angelo" della "ecclesie S. Petri de Mesciano Montis Tetii"(8).

Nel sec. XIV la "Ecclesia Sancti Petri de Migiana" è ancora negli elenchi delle chiese soggette al monastero di S. Pietro di Perugia(9)(1). Nel 1407 la chiesa è iscritta al catasto per un pezzo di terra, nel 1444 è proprietaria di 9 pezzi di terra, nel 1489 ne ha 10 e nel 1493 ha 9 pezzi di terra(1)*3.

Spesso due parrocchie potevano essere unite tra loro senza che vi fosse un decreto vescovile e rimanere in questa situazione per un certo tempo, trascorso il quale ciascuna riacquista la propria autonomia per poi magari riunirsi nuovamente tra loro o con altre parrocchie, questo è il caso delle chiese di S. Giovanni Battista del castello di Monte Giuliano, di S. Pietro e di S. Biagio in Migiana di Monte Tezio(10). La parrocchia di S. Pietro di Migiana di Monte Tezio risulta unita alla chiesa senza cura d'anime di S. Giovanni di Monte Giuliano negli anni 1473(12) e 1478(12); dal 1480 al 1481 viene assegnato a Tommaso di Giuliano Paltoni il priorato di S. Rufino di Forcella e la cura delle chiese di S. Giovanni di Monte Giuliano e di S. Pietro di Migiana di Monte Tezio(11); le chiese di S. Pietro e S. Giovanni risultano quindi unite nel 1480-81(12) e ancora nel 1505(12) e nel 1555(2)(10); il parroco della chiesa di S. Pietro perciò pagava al monastero di S. Pietro il canone di cui erano anticamente tassate le due chiese(12); a queste due chiese, si ha che nel 1505 era anche unita la cappella di S. Girolamo preso Monte Giuliano, la quale però non apparteneva al monastero, e nel sec. XVI (1555(10)) risulta unita anche la parrocchia di S. Biagio di Monte Tezio(6)(10)(12), dipendente dalla cattedrale di Perugia(9). Nel 1571 il vicario Donato Turrio disunisce la parrocchia di S. Giovanni dalla parrocchia di Migiana che assume il titolo delle sue due chiese, cioè di S.S. Pietro e Biagio(2)(10).

L'attività parrocchiale di SS. Pietro e Biagio è attestata nei registri a partire dal 1619(13). Dalla documentazione della prima metà del sec. XVII circa, alla chiesa di S. Pietro, che era sprovvista di fonte battesimale, risultano intestati dei battesimi che di fatto avvenivano presso il fonte della parrocchia di competenza(10).

Dopo una lunga disputa tra il vescovo di Perugia e il monastero di S. Pietro, nel 1655 si ha un concordato che, tra le altre cose, stabilisce il passaggio delle chiese di S. Pietro e di S. Giovanni al vescovo(6)(12).

Nel 1724 le parrocchie di S.S. Pietro e Biagio in Migiana di Monte Tezio e di S. Giovanni di Monte Giuliano sono definitivamente accorpate con un decreto del vescovo De' Buoi(2)(10).

Pare che la chiesa di S. Pietro Apostolo di Migiana era in realtà a qualche centinaio di metri dall'attuale; avendo costruito la nuova chiesa sopra la cappella dedicata a S. Biagio, furono inclusi nella sua dedicazione entrambi i nomi dei Santi*4. La nuova chiesa viene benedetta il 3 settembre 1797 dal parroco di allora don Francesco Bizzarri(14).

L'interno della chiesa e l'oratorio sono stati dipinti dal pittore Egidio Petrignani di Amelia nel 1916-17(14).

A causa del terremoto del 1918 e dei danni riportati durante l'ultima guerra, la chiesa viene dotata di quattro tiranti di ferro per assicurarne la stabilità(14).

Nel 1987 la parrocchia di San Pietro in Migiana viene soppressa e il suo territorio passa di competenza della Parrocchia di Santa Maria Assunta in Ponte Pattoli(13).

Nel 1997 la chiesa è stata ristrutturata dal Comune di Perugia a cui oggi appartiene(14).

Chiesa di San Biagio di Migiana di Monte Tezio. Della chiesa di S. Biagio si ha notizia nel sec. XIV, quando viene registrata come "Ecclesia Sancti Blaxij de Migiana", dipendente dalla chiesa di S. Lorenzo di Rabatta che a sua volta dipendeva dalla cattedrale di Perugia(9).

La chiesa di S. Biagio di Migiana è ancora nei catasti del 1361, 1489, 1493 e 1500(1).

Nel secolo XVI (1555(10)) questa chiesa risulta unita all'altra di S. Pietro di Migiana di Monte Mezio e a quella di S. Giovanni di Monte Giuliano(6)(10)(12), di fatto dal 1571 la parrocchia di Migiana assume il titolo di S.S. Pietro e Biagio(10).

Come riportato sopra, nel 1797 terminano i lavori di costruzione dell'attuale chiesa di S. Pietro costruita sopra la cappella di S. Biagio(14).

Chiesa di San Cristoforo. Nel distretto di Migiana di Monte Tezio in passato vi erano altre due chiese*5: La chiesa S. Critoforo "de Sexa"(Vedere Sessi) e quella di S. Biagio di Monte Tezio.

 

Ricerca e Sintesi

Strade e posti

Fonti

(1) Città e territorio tra medioevo ed età moderna.

(2) Bleforti-Mariotti.

(3) Dell'historia di Perugia.

(4) La popolazione dello Stato Romano (1656-1901)/Indice alfabetico di tutti i luoghi dello Stato Pontificio/Topografia statistica dello stato pontificio.

(5) Italia Pontificia.

(6) Liber contractuum.

(7) Le Liber censuum de l'Église romaine.

(8) Rationes decimarum Italiae.

(9) In margine ad una carta geografica delle chiese, dei monasteri e degli ospedali della Diocesi e del contado di Perugia nel sec. XIV.

(10) Le fonti per lo studio della popolazione della Diocesi di Perugia dalla metà del XVI secolo al 1860.

(11) Documenti pontifici del monastero di S. Pietro di Perugia.

(12) Le carte dell'archivio di S. Pietro di Perugia.

(13) Archivi SIUSA.

(14) S. Giovanni del Pantano e il suo intorno.

Note

*1 In un testamento del 1348 ne ("Le pergamene dell'Ospedale di S. Maria della Misericordia di Perugia Dalle origini al 1400") trovo citato un "Blasius Iunctoli di Migiana Inferiore"; questa precisazione conferma indirettamente l'esistenza in questo periodo di Migiana Superiore.

*2 In ("BDSPU - I possessi dell'Abbazia di Farfa in Umbria nei secoli VIII-XII"), si riporta che i beni dell'abbazia di Farfa nel comitato perugino erano anche quelli, non identificati, di "Teuzonis mons". Nel 1147 Papa Eugenio III trasferisce in enfiteusi tutti i beni dell'abbazia posseduti in Perugia (ad eccezione S. Maria in Rancione) al monastero di S. Pietro.

Le fonti(2) e(1) ricordano nel 1289 la presenza presso Migiana di Monte Tezio di una comunità di agostiniani in una località detta Tegliaro (o Teglario, poi trasferiti presso il castello di Solfagnano); non ho trovato conferme che questa località fosse presso Migiana e ne dubito; per assonanza direi che questa poteva trovarsi tra Canneto e Colle Umberto in una località che oggi è chiamata Tegolaio (o Tegolaro) (43.166114, 12.328424) oppure, più probabile, presso un altro vocabolo Tegolaro nord-est dal castello Solfagnano (43.263638, 12.4573).

La fonte(12) riporta di atti dell'archivio di S. Pietro di Perugia e altri documenti in cui S. Pietro di Migiana di Monte Tezio è detta, erroneamente, anche in Limisano, in Limigiano, de Mazzone o di Prezonchio.

Una chiesa che può essere facilmente scambiata con S. Pietro di Migiana di Monte Tezio, è la "Plebem Sancti Petri in Martiano cum ecclesia de Meiana et reliquis capellis suis" citata tra i beni concessi da Innocenzo II nel 1135 al Vescovo di Perugia ("Storia della città di Perugia" di Francesco Bartoli) e nel 1169 "medietatem ecclesie Sancti Petri in Meiana" confermata da Alessandro III e "ius quod habetis in ecclesia Sancti Petri in Mezana" confermata ancora al Vescovo nel 1189 da Clemente III ("Le più antiche carte della cattedrale di San Lorenzo di Perugia"); come anche spiegato in ("BDSPU - Da Totila a Rachi - Perugia e il suo territorio nei primi secoli del Medioevo"), questa era la pieve posta tra Migianella dei Marchesi e il Torrente Niccone (43.304381, 12.275873), nelle carte IGM chiamata "Pieve d'Agnano", nelle carte regionali "Pieve di Marciano"; a nord verso valle, nelle carte regionali si hanno i vocaboli "Marciano", "Marciano di Quo" e "Palazzatto di Marciano".

*3 La parrocchia di S. Pietro potrebbe aver avuto in gestione i terreni e un casolare che si trovano a 700m a est e che nell'attuale toponomastica è chiamato appunto "Pod. S. Pietro".

*4 Ho sempre immaginato che la chiesa di S. Pietro di Migiana dovesse essere nel borgo che portava il suo nome, cioè "v. Megiane S. Petri Montis Teuzi", ovvero in "villa S. Petri de Megiana" dove nel 1296 è stata fabbricata la fonte (che è la stessa di oggi), o ancora nel borgo che nel 1348 è detta "Migiana Inferiore" (opposta a "v. Megiane superioris Montis Teuzi"); ne consegue che il borgo di Migiana Superiore doveva trovarsi a monte di Migiana S. Pietro (ritengo dov'è il castello di Procoio), che è detta appunto anche Migiana Inferiore; le due chiese definite entrambe 'di Migiana', erano una per borgo, cioè la chiesa di S. Pietro in Migiana S. Pietro (o Inferiore), la chiesa di S. Biagio in Migiana Superiore. Quanto afferma la fonte(14), che non ho modo di verificare, pare invece dire il contrario.

*5 La fonte(1) nel distretto di Migiana di Monte Tezio indica anche una chiesa di "S. Maria de Vallibus districtus fluminis" dell'ordine camaldolese; questo è il monastero si "S. Marię de Vallibus districtus castri Fluminis iuxta Lacum Transimenum"("Historiarum Camaldulensium libri tres"); in PSA nel 1258 si ha una "Villa Fluminis", che nel 1370 divine "villa Fluminis et Crucicchie" e nel 1501 "Crocicchio (v.)"(1)("Documenti di storia perugina"); Fiume (43.21211, 12.17945) e Crocicchie (43.23728, 12.17799) sono località presso Pian di Marte, a nord-ovest di Castel Rigone.

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Fonte d'acqua
Chiesa di S. Pietro
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Strade e Posti