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pochi metri dal dorso della cima di Monte Tezio, sul lato sud-ovest c'è un pianoro dove si trova una parete rocciosa un tempo usata per brevi arrampicate e dedicata a Giuseppe Bellucci.Da questa terrazza si ha una buona vista della vallata e delle località sottostanti come Canneto, Capocavallo, San Giovanni del Pantano e si ha anche un ampia visita della strada che un tempo collegava Perugia Porta Sant'Angelo con Monte Acuto ed Umbertide.
Tra la Vegetazione, sul ciglio del pianoro opposto alla parete Bellucci, ci sono le rovine di una complessa costruzione in pietra di cui non si ha notizia ma che merita di essere visita.
Si distinguono le fondamenta in pietra di strutture quadrangolari e di maura a margine del sito. Ad intervallare il muro lungo il bordo ci sono le basi di quella che sembrera una torre o un campanile.
La larghezza delle fondamenta e il gran numero di macerie rocciose che ricoprono il sito e che in grande quantità sono franate verso valle, dimostrano che si trattava di una costruzione articolata, abbastanza alta e robusta. La stessa parete Bellucci ed il pianoro potrebbero essere il risultato dell' opera di estrazione del materiale usato per la costruzione della struttura che vi risiede.
La posizione isolata del sito, l'assenza di un circondario produttivo e la buona visuale della valle fanno immaginare che si trattasse di un presidio di controllo che faceva parte della rete dei numerosi castellieri presenti in zona e che, con il venir meno di questa necessità, sia stato rapidamente abbandonato e dimenticato.
L'unica testimonianza trovata è in una cartina di Ignazio Dante del 1584 che identifica questo posto con il nome di "Romito". Il nome potrebbe essere riferito ad un eremo o ad un generico luogo isolato.
Sopra le macerie si trova un anello composto da pietre accuratamente serrate, con una 'feritoia' rivolta verso valle; potrebbe sembrare un vecchio appostamento di caccia ma è più probabile che sia stato un posto di guardia della seconda guerra mondiale.
Strade e Posti