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ei diplomi imperiali di Ottone IV del 1210 e di Federico II del 1220 all'abbazia di S. Salvatore di Montecorona viene confermato il possesso di "Montem Acutum cum Castris, Villis, Habitatoribus, & omnibus fuis Appenditiis"(di Monte Acuto con castelli, ville, abitanti e ogni loro appendice); con questi diplomi si ritiene implicitamente essere sotto la giurisdizione dell'abbazia anche villa Fratticiola di Monte Acuto(1).Nei censi del 3/4 del sec. XVI di Monte Acuto sono riportate due località distinte: Il castello e la villa di Monte Acuto; questo avvalora l'idea che in questa zona vi fossero due abitati vicini ma distinti*2.
"M. Aguto" è raffigurato nella mappa del territorio perugino di Ignazio Danti del 1577-1580.
Negli archivi catastali perugini, questa località è identificata come villa di Fratticiola ("de villa Fracticiole Montis Acuti") dalla quasi totalità dei proprietari fondiari di fino al 1483, mentre dal 1468 la quasi totalità la identifica come solo castello ("de Castro Montis Acuti")(6)*3.
Sempre nei catasti di Perugia, tra i sec. XIV e XVII, a nome della comunità di Monte Acuto si trovano quattro intestazioni di beni, la prima per il "Comune ville Fracticiole", l'ultima per la "Comunitas Castri Montis Acuti"(6).
Un certo "Gero di Ventura di Monte Acuto" è stipendiato e risarcito delle spese dal comune di Perugia nel 1282 per aver partecipato alla spedizione contro i folignati(6).
Nel 1297 il Consiglio dei Priori ordina la ricostruzione delle mura di Castiglione dell'Abbate, che vi si lasciasse solo una porta aperta e che si chiudessero le altre. Nel 1298 viene ordinato alle ville di Fratticiola di Monte Acuto e di Galera di concorrere alle spese con il pretesto che gli abitanti di queste ville vi avevano trovato più volte rifugio; nello stesso anno gli uomini delle due comunità presentano istanza rilevando che tra le ville e il castello vi era grande distanza; il consiglio quindi annulla il provvedimento(2).
Nel 1325 "Et ultimamente gli habitatori della villa detta Fraticiuola di Monteaguto promisero a questi Signori (Magistrati), & le ne diedero anco le sicurtà, che fra un'anno haverebbono fatto nel loro territorio un castello cinto di buone muraglie, di fossie di steccati nella guisa, che sogliono farsi le castella in questo territorio senza che da' Signori si promettesseloro cosa alcuna, con che vi terminò l'anno, & l'attioni sue il Magistrato presente."(7).
Nel catasto perugino del 1361, a ciascuna delle tre ville di Galera, Fratticiola di Monte Acuto e Costa di S. Giovanni, risulta assegnato un terzo di Monte Acuto; questo confermerebbe il vincolo giuridico tra le tre località e Monte Acuto con l'abbazia di S. Salvatore indicato due diplomi del 1210 e del 1220(8).
Dal Capitolo Generale dalla congregazione di Monte Corona tenuto nel 1529, si decise la rinuncia dei benefici di tutte le chiese e nel 1530 la rinuncia ai censi che erano soliti pagare i rettori delle stesse; con questo atto si concretizza anche il disimpegno dell'abbazia al possesso di Monte Acuto e i villaggi e le chiese su di esso(1).
Nel 1643 Il castello di Fratticiola di Monte Acuto ha rappresentato un efficace baluardo contro le truppe fiorentine che volevano occupare Fratta(Umbertide). "All'esercito di Ferdinando II di Toscana fu affidato il compito di occupare l'Umbria. Nel giugno 1643, al comando del principe Mattias de' Medici e del generale Borra di Arezzo, l'esercito toscano si inoltrò nel territorio pontificio, impadronendosi di alcune località del Trasimeno, nonché di Preggio, e giungendo fino alle porte di Perugia. All'annuncio dell'imminente arrivo dei Toscani, alla Fratta si provvide ad allestire idonee fortificazioni..."; "Alla improvvisa comparsa del nemico (6 novembre), la popolazione di Fratta e dei dintorni si rinchiuse dentro la cerchia delle mura, preparandosi ad ostinata difesa. Il nemico però evitò di forzare le porte, sfilando per la via di Polgeto e Monte Acuto, saccheggiando le campagne e lasciando guarnigioni nelle torri di Montalto e di Polgeto. Il 7 novembre i soldati della Fratta fecero una sortita riconquistando la Fratticiola di Monte Acuto e Montalto, catturando gli armati fiorentini lasciati a presidiarli; non fu possibile riprendere Polgeto per l'efficace difesa dei Toscani e perché i soldati di Fratta furono richiamati da Tobia Pallavicina, inviato da Perugia con un forte esercito per assumere il comando della difesa. Al calar della sera del giorno 8 novembre, sulla collina di Romeggio fu vista di nuovo la cavalleria nemica, venuta parte da Magione per Preggio-Monestevole, parte, con il grosso dell'esercito toscano, per la Nese e Monte Acuto."; "All'alba del 9 novembre le alture di Romeggio e di Montalto brulicavano di soldati toscani. Si dice che lo stesso principe Mattias, dal castello di Reschio, dove si era acquartierato, venne a Polgeto e a Romeggio per dirigere personalmente le complesse operazioni militari. Più volte i Toscani tentarono di sorprendere la difesa di Fratta, ma furono sempre ricacciati."; "Visto vano ogni tentativo di prendere Fratta, il 12 novembre l'esercito fiorentino lasciò l'assedio, ritirandosi in Toscana per le valli del Niccone e del Nestore."(9).
Nel 1975 la torre e i ruderi risultano essere di proprietà di un americano(9).
Nelle attuali carte regionali i ruderi del castello sono chiamati "Torraccia".
Le chiese di Fratticiola di Monte Acuto (o Monte Acuto) sono descritte in Chiesa di Santa Maria di Monte Acuto.
Ricerca e sintesi
Strade e posti
Fonti
(1) Dissertazione.
(2) Città e territorio tra medioevo ed età moderna.
(3) Documenti di storia perugina.
(4) Le piante et i ritratti delle Città e Terre dell Umbria Sottoposte al Governo di Perugia.
(5) La popolazione dello Stato Romano (1656-1901)/Diario perugino ecclesiastico e civile/Indice alfabetico di tutti i luoghi dello stato pontificio/Riparto territoriale dello Stato Pontificio a tutto l'anno 1833/Corografia d'Italia gran dizionario storico geografico-statistico.../Topografia statistica dello stato pontificio.
(6) san.beniculturali.it
(7) Della historia di Perugia.
(8) Le comunanze rurali del contado perugino alla metà del secolo XIV.
(9) Umbertide e il suo territorio.
Note
*1 Nella descrizione di Montacuto, la fonte(2) include gli estimi di Monte Agutello, che è un'altra località.
*2 La fonte(2), e forse da essa anche ('Incastellamento e signorie rurali nell'Alta valle del Tevere...'), indicano in questa zona la presenza di due località distinte, cioè Fratticciola di Montacuto e Montacuto, ma non è chiaro su quali notizie si basano.
E' significativo il fatto che in questi luoghi ci siano satate due chiese che dovrevano essere abbastanza vicine tra loro, cioè quella di S. Maria e, fino al 1564, in "villa della Fratticiola di monte Acuto" la "ecclesia S. Lucia posita in dicta villa"(Belforti-Mariotti).
Anche oggi le abitazioni di questa zona sono disposte in modo sparso e distinte in diversi vocaboli tra loro vicini (Colle, Vaglie, Torraccia (la torre di Fratticiola), Montacuto(o Borchetto), Osteria(o Osteriaccia), Mulinaccio); mancando notizie chiare, non è possibile distinguere la storia didtinta di queste due frazioni.
In alcune fonti si trovano riferimenti a Monte Acuto che però non sono riferibili a Fratticiola di Monte Acuto.
*3 Secondo quanto riportato dal Pellini, il castello di Fratticiola è stato costruito nel 1325, ma i primi riferimenti del castello risalgono all'inizio del sec. XV(3) e con più certezza nella seconda metà del sec. XV(2)(6). Unica eccezione trovata è ne "I 'libri dei banditi'..." anno 1247 "... pertinentes de castro Montis Aguti" che comunque è antecedente al 1325 e forse si riferito ad altro castello (vedere nota*1).
Nelle intestazioni catastali della seconda metà del sec. XV, oltre al cambio di definizione da villa a castello, cambia anche il nome da Fratticiola di Monte Acuto in Monte Acuto(6).