Torre Gualterotta

N

elle carte geografiche di Ignazio Danti del 1577-1580 è chiamata "Poggio", nei catasti Gregoriani perugini dell'800 "Torre Gualterotta". Nelle attuali carte topografiche (IGM e regionali) questo fortilizio è chiamato "La Torre" o "Gualtarotta" mentre "C. Poggio" è il nome di un abitato poco a ovest separati dal torrente "R. Poggio"*1; ciò potrebbe suggerire che le due località non siano state perfettamente nello stesso punto.

E' quasi certo che l'originario nome di questo luogo fosse Poggio "Celi"(1).

Una prima citazione del Poggio si ha nel 1250 quando il rappresentante locale "Ricius bailitor Podii Celii et eius filius" sono condannati al pagamento di un'ammenda per aver offeso e predato due delegati dal comune di Perugia di ricevere degli incassi(2).

Nel 1263 conosciamo il nome di uno degli esponenti della famiglia Antognolla, "D. Ianne d. Gualfreducii de Podio Celi" che, assumendo il predicato "de Podio Celi", lo identifica come il signore del luogo(3).

Nel 1277 viene ordinato a Gianni "d. Gualfredutii de Podio", a Tommaso suo servo e a Guido "de Pantano quod non debeat agravare homines nec sindicum de villa Sportaxani de facto fontis que sit in villa Pantani" (di non far gravare gli uomini e il sindaco di villa Sportacciano della costruzione della fonte sita in villa Pantano)(3); questo fatto suggerisce la prossimità e il complicità esistente tra le genti del Poggio e di Pantano.

Nel 1285 "D. Ianne de Podio" è allibrato nel Rione di Porta S. Pietro, parrocchia di S. Maria di Mercato, per 5000 libre(3); sappiamo dunque che almeno da questa data Gianni risiedeva in città cosi come alcuni dei suoi figli e nipoti che a partire dal 1290 nei documenti si identificano familiari di "Iannis de Podio" come si vede anche nel Libro Rosso, l'elenco dei nobili perugini del 1333(3)(4).

Nel 1294 un certo Bartolino "Bonacolti de villa Pantani" è accusato di aver tagliato legna nel bosco senza il permesso del proprietario "que silva posita est in districtu Antignole in loco qui dicitur Salcetu" (li quale bosco si trova nel distretto di Antignole in un luogo chiamato "Salcetu"); a confine di questo bosco è la proprietà dei figli del "q.d. Ianne de Podio"(3); nelle carte odierne "Monte Elceto" è il colle a nord-ovest di Antognolla, a nord di S. Giovanni del Pantano e ad est della Torre Gualterotta*1, le proprietà dei figli di Gianni sembrano essere proprio quelle di questa torre.

Censimenti di Poggio Celi
Anno   Rione   Definiz.   Nome              Popolazione        Fonte
1258   P.S.A   villa      "Villa Cleoli"    -                  (5)
1260   P.S.A.  villa      "v. Cheoli"       18 corbe*a         (5)
1282   P.S.A.  villa      "v. Podii Celi"   63/71 focolari*b   (5)
*a Imposta straordinaria; +11 c. nel 1263; 1 corba = 168,9Kg-208,54Kg di grano.
*b Focolare = famiglia allargata, casa.

Nei censi Poggio Celi è sempre identificato come villa e negli elenchi successivi al 1282 non è più presente.

Il frammento di un testo sembra riferito a questa torre: "Pier Donato Vescovo di Venezia (creato nel dì 12 Febbrajo 1426) Governatore di Perugia; come appare in un Breve per le fortificazioni del Poggio de Gualterotti, ch'è appresso i Signori Gualterotti 16 Settembre, o 28 Ottobre 1426 ..."(6). Il Pellini ci narra che "... il Papa mandò per govermatore di Perugia Monsig. Pierdonato Vinitiano (veneziano) Arcivescovo di Candia, & poi di Padova con la medesima facultà, che havea havuta il Legato a tempo del quale s'attese molto ad abbellire, & a magnificare la Città ..." e più avanti ripete "... la molta inclinatione, che vi haveua il Governatore Pierdonato a magnificare la Città, & abellirla ..."(7); pare quindi che Pierdonato si sia effettivamente impegnato nella costruzione opere pubbliche.

Nel 1427 Roggiero d'Antignolla acquista da "Ungarius Maximini" di Perugia una quarta parte di un palazzo in vocabolo "castrum Podii Celii" in villa Pantano e nello stesso anno acquista un'altra quarta parte dal medesimo venditore(5)(1); in questo documento Poggio Celi è indentificato come castello nel distretto di villa Pantano; è da osservare che nei censimenti perugini degli insediamenti del suo contado, Pantano quasi sempre identificato come villa, solo nel 1496 è definito castello forse proprio per la presenza d'un fortilizio non in Pantano, ma nel suo territorio al Poggio(5).

Fino al 1997/2005 la torre era di proprietà di Giammario Frascarelli, poi dell'inglese che l'ha acquistata e che ha avviato i lavori di restauro recuperando e accumulando nel cortile il materiale da costruzione crollato ma i lavori sono rimasti incompiuti fino ad oggi e del proprietario si è persa ogni traccia(8)(9).

Ricerca e sintesi

Strade e posti

Fonti

(1) Perduti nel tempo - Castelli in rovina del territorio di Perugia.

(2) I 'libri dei banditi' del comune di Perugia.

(3) Repertorio delle famiglie e dei gruppi signorili nel perugino e nell'eugubino tra XI e XIII secolo.

(4) Documenti di storia perugina.

(5) Città e territorio tra medioevo ed età moderna.

(6) Saggio di memorie istoriche perugine.

(7) Della historia di Perugia.

(8) S. Giovanni del Pantano e il suo intorno.

(9) Aldo Frittelli in "quaderni del Monte".

Note

*1 L'abitato di Poggio è (coordinate GPS 43.233021, 12.304183), il torrente Poggio è (coordinate GPS 43.231955, 12.305878) e monte Elceto è (coordinate GPS 43.236087, 12.323353).

 Pian di Nese



Coordinate GPS 43.228998, 12.308028

Sullo sfondo Monte Acuto, a lato Galera e in fondo non visibile la valle del Nese
 Pian di Nese



Strade e Posti
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